Clarence Bicknell
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Museo - Biblioteca "Clarence Bicknell". L'edificio, oggi sede dell'Istituto Internazionale di Studi Liguri, fu costruito nel 1888 in stile architettonico inglese da Clarence Bicknell, a cui è dedicato il museo. La struttura è a pianta rettangolare, preceduto da un portico. L'interno ha un coro rialzato, somigliante ad una chiesa, ed il vano interno fu uno dei ritrovi della colonia inglese di Bordighera. Oggi è utilizzato come sala di lettura e auditorium. Particolare è il maestoso Ficus magnolioides posto all'ingresso del museo. | Museo - Biblioteca "Clarence Bicknell". L'edificio, oggi sede dell'Istituto Internazionale di Studi Liguri, fu costruito nel 1888 in stile architettonico inglese da Clarence Bicknell, a cui è dedicato il museo. La struttura è a pianta rettangolare, preceduto da un portico. L'interno ha un coro rialzato, somigliante ad una chiesa, ed il vano interno fu uno dei ritrovi della colonia inglese di Bordighera. Oggi è utilizzato come sala di lettura e auditorium. Particolare è il maestoso Ficus magnolioides posto all'ingresso del museo. | ||
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+ | Il grigiore dei cieli d’Inghilterra e il freddo della Londra vittoriana non facevano per lui, attratto fin da bambino da colori, profumi e luce. | ||
+ | Insomma, da tutto ciò che ritrovò nel romanzo “Il dottor Antonio”, scritto nel 1855 dal mazziniano genovese Giovanni Ruffini per sostenere la causa risorgimentale italiana e far conoscere agli inglesi le bellezze della Riviera ligure. | ||
+ | Così, quando nel 1878 il reverendo Clarence Bicknell, curato della St. Peter’s Church di Stoke on Tern, seppe che c’era un posto vacante presso la cappellania della nuova Chiesa Anglicana di Bordighera, non ci pensò su due volte e l’accettò. | ||
+ | Tredicesimo figlio di un ricco commerciante di olio di balena, Clarence era nato in un sobborgo di Londra il 27 ottobre del 1842, si era laureato in matematica a Cambridge e a 22 anni aveva preso gli ordini sacri come prete della Chiesa Anglicana, presso la quale avrebbe servito per quindici anni. | ||
+ | Una volta giunto in Riviera però, una profonda crisi religiosa lo spinse a dismettere l’abito talare per indossare le più comode vesti in velluto o lino del distinto filantropo borghese, mosso da mille interessi diversi. | ||
+ | A Bordighera Bicknell trovò il suo personale paradiso acquistando Villa Rosa e un vasto parco circostante da lui trasformato in orto botanico con la piantumazione di alberi rarissimi, fra cui due eccezionali esemplari di “ficus macrophylla” che oggi, coi loro 9000 metri cubi circa di ingombro fogliare ciascuno, figurano fra i più grandi di tutta Europa. | ||
+ | Iniziò a raccogliere i fiori e le piante selvatiche che incontrava durante le lunghe passeggiate nei paraggi, ma anche nei boschi e sugli alpeggi delle Alpi Marittime, per poi raffigurarle con grande precisione con la tecnica dell’acquarello. | ||
+ | Il suo “herbarium” contiene migliaia di piante e fiori essiccati accuratamente descritti e catalogati, comprese alcune specie sconosciute che da lui presero il nome, mentre i suoi testi sulla flora locale figurano a tutt’oggi fra i pilastri della scienza botanica. | ||
+ | Esplorando in lungo e in largo, in cerca di fiori, la “Valle delle meraviglie” nel comune di Tenda, scoprì quelle che lui per primo si rese conto essere incisioni rupestri risalenti all’età del Rame e del Bronzo (3.000 - 1.500 a.C.). | ||
+ | Reinventandosi archeologo, trascorse intere giornate sotto il sole cocente a consumarsi i palmi delle mani e le unghie per riprodurre i graffiti con la tecnica del “frottage”, cioè sovrapponendo un sottile foglio di carta alla pietra incisa e sfregandovi sopra un carboncino. | ||
+ | In tre diversi studi pubblicati fra il 1902 e il 1912 fece conoscere al mondo scientifico le prime 14.000 delle circa 35.000 incisioni rupestri preistoriche finora scoperte e inventariate raffiguranti animali, accampamenti, utensili e scene di caccia. | ||
+ | Il Museo da lui fondato a Bordighera nel 1886, oggi sede dell’Istituto Internazionale di Studi Liguri, custodisce e rende fruibili al pubblico i 60.000 volumi della sua biblioteca, migliaia di acquarelli e “frottage”, una serie di quadri d’autore e il vasto epistolario intrattenuto con artisti e studiosi di tutto il mondo. | ||
+ | Quando Clarence Bicknell si spense improvvisamente il 17 luglio del 1918 a “Casa Fontanalba” in località Casterino (Tenda), da lui personalmente decorata con motivi floreali e frasi in Esperanto, stava contemplando i paesaggi che tanto lo avevano conquistato. | ||
+ | Accompagnano questo scritto un’immagine di Clarence Bicknell, del suo Museo dí Bordighera e del “ficus macrophylla” del giardino. | ||
+ | (Testo di Anselmo Pagani) | ||
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Aktuelle Version vom 20. August 2025, 09:29 Uhr
Inhaltsverzeichnis |
27.10.1842 - 17.07.1918
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Welcome be to every guest, === may he come north, south, east or west.=== Clarence Bicknell===
deutsch
Museum Bicknell (gegründet 1888), welches heute gleichzeitig auch Sitz des „Internationalen Instituts für ligurische Studien“ ist (gegründet 1938). Clarence Bicknell (1842-1918) war ein englischer Naturforscher, Archäologe, Botaniker, Mathematiker und protestantischer Pastor. Im Museum Bicknell befinden sich weit mehr als 50.000 Bände, Karten und etwa 12.000 Felszeichnungen, die Bicknell an den Hängen des Monte Bego im Valle des Merveilles (Tal der Wunder) entdeckt und abgezeichnet hatte. Die Stadt verdankt Bicknell auch die Gründung der Stadtbibliothek im Jahre 1883. Diese Bibliothek besitzt ca. 70.000 Bände, von denen etwa 22.000 aus einer englischen Stiftung stammen.
esperanto
Bordighera estas urbeto en Italio === Tie Clarence Bicknell vivis kaj gvidis Esperanto-grupon ekde 1910====
Clarence BICKNELL [biknel]
(naskiĝis la 27-an de oktobro 1842 en Herne Hill, Anglio;
mortis la 17-an de julio 1918 en Tenda, tiam en Italio,
ekde 1947 en Francio)
estis angla esperantisto kaj doktoro pri
matematiko.
Bicknell estis anglikana pastro, sed poste forlasis la eklezion.
Li venis al Italio en 1877.
Li konstruigis muzeon en Bordighera por enteni siajn kolektaĵojn botanikajn kaj arkeologiajn.
Li multe klopodis por blinduloj. Li unue estis volapukisto kaj ekde 1897 Esperantisto.
Bicknell ĉeestis la unuan Universalan Kongreson en 1905.
Li transskribis esperantajn verkojn brajlen.
En 1910 li fondis esperantistan grupon en Bordighera, kiun li prezidis ĝis sia morto.
En 1913 li aperigis anglalingvan libron, Gvidlibro de la surrokaj gravuraĵoj en la Maraj Alpoj, kiu estis tradukita en la francan kaj en la italan, kaj daŭre restas referenca arkeologia verko pri la gravuraĵoj de la "Vallée des Merveilles" (Valo de la Mirindaĵoj).
Bicknell mone subtenis multajn Esperanto-entreprenojn.
Li verkis multajn originalajn poemojn, kiuj aperis en La Revuo kaj The British Esperantist; multaj restis manuskriptoj.
Tradukis: Horacio de Lord Macauley, 1906; Gvinevero de Tennyson, 1907; Rikoltado de la pecoj de Sturgis; Ŝakludo de Giacosa, 1915.
italienisch
Museo - Biblioteca "Clarence Bicknell". L'edificio, oggi sede dell'Istituto Internazionale di Studi Liguri, fu costruito nel 1888 in stile architettonico inglese da Clarence Bicknell, a cui è dedicato il museo. La struttura è a pianta rettangolare, preceduto da un portico. L'interno ha un coro rialzato, somigliante ad una chiesa, ed il vano interno fu uno dei ritrovi della colonia inglese di Bordighera. Oggi è utilizzato come sala di lettura e auditorium. Particolare è il maestoso Ficus magnolioides posto all'ingresso del museo.
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Il grigiore dei cieli d’Inghilterra e il freddo della Londra vittoriana non facevano per lui, attratto fin da bambino da colori, profumi e luce. Insomma, da tutto ciò che ritrovò nel romanzo “Il dottor Antonio”, scritto nel 1855 dal mazziniano genovese Giovanni Ruffini per sostenere la causa risorgimentale italiana e far conoscere agli inglesi le bellezze della Riviera ligure. Così, quando nel 1878 il reverendo Clarence Bicknell, curato della St. Peter’s Church di Stoke on Tern, seppe che c’era un posto vacante presso la cappellania della nuova Chiesa Anglicana di Bordighera, non ci pensò su due volte e l’accettò. Tredicesimo figlio di un ricco commerciante di olio di balena, Clarence era nato in un sobborgo di Londra il 27 ottobre del 1842, si era laureato in matematica a Cambridge e a 22 anni aveva preso gli ordini sacri come prete della Chiesa Anglicana, presso la quale avrebbe servito per quindici anni. Una volta giunto in Riviera però, una profonda crisi religiosa lo spinse a dismettere l’abito talare per indossare le più comode vesti in velluto o lino del distinto filantropo borghese, mosso da mille interessi diversi. A Bordighera Bicknell trovò il suo personale paradiso acquistando Villa Rosa e un vasto parco circostante da lui trasformato in orto botanico con la piantumazione di alberi rarissimi, fra cui due eccezionali esemplari di “ficus macrophylla” che oggi, coi loro 9000 metri cubi circa di ingombro fogliare ciascuno, figurano fra i più grandi di tutta Europa. Iniziò a raccogliere i fiori e le piante selvatiche che incontrava durante le lunghe passeggiate nei paraggi, ma anche nei boschi e sugli alpeggi delle Alpi Marittime, per poi raffigurarle con grande precisione con la tecnica dell’acquarello. Il suo “herbarium” contiene migliaia di piante e fiori essiccati accuratamente descritti e catalogati, comprese alcune specie sconosciute che da lui presero il nome, mentre i suoi testi sulla flora locale figurano a tutt’oggi fra i pilastri della scienza botanica. Esplorando in lungo e in largo, in cerca di fiori, la “Valle delle meraviglie” nel comune di Tenda, scoprì quelle che lui per primo si rese conto essere incisioni rupestri risalenti all’età del Rame e del Bronzo (3.000 - 1.500 a.C.). Reinventandosi archeologo, trascorse intere giornate sotto il sole cocente a consumarsi i palmi delle mani e le unghie per riprodurre i graffiti con la tecnica del “frottage”, cioè sovrapponendo un sottile foglio di carta alla pietra incisa e sfregandovi sopra un carboncino. In tre diversi studi pubblicati fra il 1902 e il 1912 fece conoscere al mondo scientifico le prime 14.000 delle circa 35.000 incisioni rupestri preistoriche finora scoperte e inventariate raffiguranti animali, accampamenti, utensili e scene di caccia. Il Museo da lui fondato a Bordighera nel 1886, oggi sede dell’Istituto Internazionale di Studi Liguri, custodisce e rende fruibili al pubblico i 60.000 volumi della sua biblioteca, migliaia di acquarelli e “frottage”, una serie di quadri d’autore e il vasto epistolario intrattenuto con artisti e studiosi di tutto il mondo. Quando Clarence Bicknell si spense improvvisamente il 17 luglio del 1918 a “Casa Fontanalba” in località Casterino (Tenda), da lui personalmente decorata con motivi floreali e frasi in Esperanto, stava contemplando i paesaggi che tanto lo avevano conquistato. Accompagnano questo scritto un’immagine di Clarence Bicknell, del suo Museo dí Bordighera e del “ficus macrophylla” del giardino. (Testo di Anselmo Pagani)
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